Subire violenza è un’esperienza traumatica e ha delle conseguenze sulla salute che possono essere molto gravi. La violenza provoca danni fisici e psichici a breve e lungo termine e può portare alla morte della vittima (diretta e indiretta). La violenza implica un annientamento del senso di sicurezza e della fiducia in sé stessi e negli altri. Impotenza, passività, senso di debolezza, confusione, incapacità di prendere decisioni sono alcuni degli effetti più frequenti. La vittima spesso vive un totale isolamento sociale e una dipendenza dal proprio carnefice. La donna ha paura e vive in una forte situazione di ansia e stress.


 

Uscire da tale condizione è possibile, grazie alle strutture presenti sul territorio. Chiedere aiuto è il primo passo fondamentale per trovare la propria libertà e serenità.

 

Esistono diversi tipi di violenza e possono presentarsi isolati o in modo congiunto.

 

La violenza psichica comprende una serie di atteggiamenti intimidatori, minacciosi e denigratori, nonché tattiche di isolamento messe in atto dalla persona violenta. Si tratta di ricatti, insulti verbali, ridicolizzazioni, svalutazioni continue, umiliazioni pubbliche e private, deprivazioni, minacce, falsi pentimenti, coazione o privazione della libertà. Sono compresi anche gli impedimenti imposti alla vita sociale di una persona, come il divieto o il controllo severo dei contatti con familiari, amici o altre persone.

 

La violenza fisica comprende azioni volte a fare del male o a spaventare la vittima procurandole delle lesioni: percuotere, spingere, scuotere, mordere, strangolare, legare, colpire con oggetti, torcere le braccia, dare scossoni, bruciare. Questo tipo di violenza può avere un esito letale diventando omicidio.

 

La violenza economica ha come scopo di impedire al partner di raggiungere un’autonomia economica, così da mantenere la vittima in un totale stato di dipendenza. Riguarda ad esempio il divieto di lavorare o la sottrazione del salario, come l’obbligo di sottoscrivere dei contratti di credito.

 

La violenza sessuale riguarda tutti gli atti imposti con la forza, dalla coazione fino alla violenza carnale, alla prostituzione coatta.

 

La violenza assistita concerne l’esperienza di un minore di qualsiasi forma di maltrattamento: fisico, verbale, psicologico, sessuale, economico, sulle sue figure di riferimento adulte o su altri, animali domestici inclusi. Il bambino può fare esperienza di ciò in maniera diretta, quando avvengono nel suo campo percettivo (ad esempio vede la violenza, sente il rumore di percosse, le voci alterate, minacce, oggetti che si rompono, …) oppure indirettamente, quando ne viene a conoscenza, vede degli ematomi, trova oggetti rotti e ne percepisce gli effetti (la tristezza, il dolore e il terrore della vittima).

Le conseguenze di tali vissuti possono portare a difficoltà affettive, relazionali, cognitive e comportamentali del minore. In queste circostanze i bambini apprendono che l’uso della violenza è normale e dalle ricerche emerge che aver subito e/o assistito a maltrattamenti è tra i maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di comportamenti violenti in età adulta.

La violenza domestica ha un impatto devastante sulle vittime e sulle generazioni future, per questo è fondamentale prevenirla, riconoscerla e limitarne le conseguenze.

 

Lo stalking riguarda l’inseguire, avere comunicazioni insistenti e non volute. Fare minacce e persecuzioni telefoniche, con mail, sms, messaggi cartacei lasciati nella buca delle lettere, sulla porta, sulla macchina, il seguire o spiare. Fotografare o filmare la vittima, a casa o sul posto di lavoro. Farsi trovare fisicamente nei posti che lei frequenta, ma anche far giungere doni indesiderati e a volte minacciosi.

 

I matrimoni forzati consistono nell’obbligo da parte della famiglia o della comunità ad accettare un matrimonio, a fare pressioni per rinunciare a una relazione sentimentale o a fare pressioni affinché una persona rinunci a chiedere il divorzio.

Questo tipo di coercizione rende punibile anche chi svolge questo reato all’estero.

Il matrimonio può essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso di entrambi i coniugi e i matrimoni forzati costituiscono una violazione dei diritti umani.

Il matrimonio sarà dichiarato nullo se uno degli sposi lo ha contratto senza che ciò corrisponda alla sua libera volontà o se era minorenne.

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